PORTA MADONNELLA

PORTA MADONNELLA

ENTRATA AL NUCLEO ANTICO DI PIETRELCINA

 

Si tratta della vecchia porta d’ingresso al caratteristico borgo medioevale di Pietrelcina. Nei tempi andati era presente di certo un portale in legno che veniva chiuso verso sera per difendersi, soprattutto nei rigidi inverni, dai famelici lupi che scendevano a valle in cerca di cibo o anche al tempo delle lotte baronali.
La prima denominazione nel tempo è quella di “San Michele”, per la vicinanza di una chiesetta antichissima, annessa al castello baronale e intitolata a San Michele, l’Angelo guerriero venerato intensamente dal popolo longobardo, il quale aveva come meta di culto il Santuario di San Michele al Gargano.
“Madonnella”, dizione posteriore, deriva probabilmente dalla presenza, a lato dell’antica porta, di una tipica edicola murata dedicata alla Madonna, che alcuni fanno risalire alla seconda metà del XVIII° secolo.
In effetti, nel gergo dialettale si tende ad appellare “Madonnella” un’icona o una statuetta della Madre Celeste.
Nella fattispecie si tratta di un’edicola murata costituita da 30 formelle di maiolica di scuola cerretese, attribuite ad un certo Giuseppe De Biase, su cui sono artisticamente raffigurati San Michele Arcangelo nella classica veste di Angelo guerriero (a sinistra), Sant’Antonio da Padova che sostiene il Bambino Gesù e un fascio di bianchi gigli (a destra) ed infine la Madonna Incoronata (al centro) seduta sulla chioma di un fronzuto albero con ai piedi due immagini simboliche: una piccola chiesa umile e raccolta e una coppia di buoi aggiogati all’aratro vicino ad un contadino che lavora e prega, un richiamo che simboleggia il forte ed atavico legame tra religione in senso di protezione e propiziazione divina e ambiente rurale, tema dominante nella vita del Pietrelcinese attraverso i secoli.
Un antico costume religioso, tramandato nel tempo attraverso le varie generazioni, era la “novena” che veniva recitata in occasione dell’approssimarsi della festa dei tre Santi. Per nove sere consecutive, precedenti la festa, all’imbrunire veniva recitato il Rosario e altre preghiere dinanzi all’edicola dei tre Santi.
Un esempio di comunione e devozione popolare sentita fortemente anche e soprattutto da Padre Pio che partecipava attivamente alla “novena”, segnando la nascita del primo dei tanti gruppi di preghiera che lo stesso Padre Pio promuoverà nell’arco della sua Vita.  

(testo tratto da "Guida di Pietrelcina a cura di Veneziano Scocca - 1993)
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